giovedì 13 febbraio 2014

le Operette morali di Leopardi a teatro




Le Operette morali di Leopardi a teatro.

Oggi sono stato al teatro Goldoni di Venezia.
La scommessa era mettere in scena di testi difficili, poco teatrali, che affrontano i grandi temi leopardiani: la morte, la fatica di vivere, la crudeltà della natura, la ricerca fallace della felicità, il dolore.
Vista la premessa, gli argomenti, non è facile pensare al palcoscenico quale ambiente ideale per un’efficace trasposizione.
Martone però vi è riuscito, e solo un grande regista avrebbe potuto. Gli attori meritano anch’essi un plauso: bravissimi.
Ho sentito e visto più di qualche spettatore andarsene prima della fine: troppo pesante per alcuni. Capisco mi dicevo tra me; capisco anche che molti, i più, non amano entrare in contatto con tutto ciò.
Ma lo consiglio vivamente a chi pensa di essere in grado di affrontare due ore e mezza, calandosi nelle questioni nevralgiche dell’esistenza, attualissime nonostante i quasi due secoli passati da quando Leopardi le aveva sviscerate a modo suo.
Digressione:
di questi tempi Leopardi sarebbe probabilmente finito in qualche reparto psichiatrico, avrebbe evitato di affrontare le sue contraddizioni, il suo dolore, e si sarebbe imbottito di psicofarmaci.

Ieri è morto Freak Antoni.
In rete ho visto un video in cui, intervistato di recente, malato, affrontava il tema della morte. Lo faceva citando Osho e altri mistici, dicendo che questi, cui lui dava pienamente ragione, ne parlavano diffusamente, e soprattutto di come non viene affrontata nella progredita società occidentale.
Non posso che condividere questo pensiero.
Nel mio ultimo libro di racconti, il tema è molto presente.
Penso che sia necessario, quasi indispensabile, per poter vivere pienamente.

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