lunedì 10 dicembre 2012

Caro presidente... Estratto da "il futuro è vecchio", tratto da homo sapiens nord est


Ci pensi davvero presidente.
E inoltre, glielo dico con fatica perché so che lei non vuole fare la parte del vecchio e sta usando tutti i mezzi a sua disposizione - che sono molti, lo sappiamo tutti- per non sembrarlo.
Le dicevo della fatica che faccio perché, appunto, la rispetto.
Lei è una persona importante, potente, influente.
Io la vedo, sa? Nel senso che vedo oltre quello che lei vuol far apparire.
Lei è ricco, può darsi si faccia il lavaggio del sangue, che si sia sostituito gli organi interni, che si sia fatto un trapianto ai capelli, li abbia tinti di nero, che si sia fatto un trapianto ai genitali; è quello che si dice di lei, che dicono i suoi detrattori, e che nessuno ha mai smentito.
Tutto questo le è utile per sembrare in forma, in gamba.
Tutto ciò serve a mostrare, a esibire un corpo perfetto, un umore invidiabile, una simpatia irresistibile.
Perfino quella storia delle giovani ragazze che lei non pagava, ma che sono comunque donne che si muovono solo dopo aver ricevuto cifre consistenti - e qui, il suo piano di conquista e convincimento, a molti suscita sdegno e rabbia con le pensioni che la maggior parte dei suoi coetanei intascano- è stata una trovata molto intelligente: è sicuramente servita a nutrire la sua leggenda, la sua immortalità. Un vero mascalzone, un guascone che non sa resistere al richiamo della natura. Ci ha fatti sorridere tutti, sa?
Però poi, conclusa l’espressione compiaciuta, ci siamo chiesti come sia possibile che alla sua età lei possa ancora farci intendere di avere rapporti sessuali ripetuti, continui.
Insomma, a noi mica la racconta: lo sappiamo com’è la prostata di un uomo anziano, la schiena, i reni, il cuore.
Insomma, le leggende servono a creare i miti.
La realtà a rendere i miti, esseri umani.
E gli esseri umani, converrà con me, sono per definizione, per evidenza, per loro natura, quanto di più imperfetto ci sia al mondo...

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