giovedì 1 agosto 2013

chiude pulp libri

Un piccolo lutto personale.
Leggo in rete che chiude “pulp libri”. Per chi come me, lo ha letto per anni, la notizia diventa un piccolo dispiacere.
Per molto tempo è stato il mio punto di riferimento: una sorta di libraio, in forma di rivista. Aveva lo stesso approccio di alcune fanzines rock: alternativo, preciso, attendibile, diverso.
Sarebbe stato fantastico, per me, piccolo e sconosciuto scrittore che pubblica per un piccolo e sconosciuto editore,  esservi recensito. Non abbiamo mai mandato una copia in redazione; l’idea era quella di spedirgliela, ma poi si rimandava, con una sorta di sollievo e di pena da parte mia. So che ne sarei stato ossessionato, intimorito, che sarei rimasto in  attesa, bimestre dopo bimestre, sperando di esserci e al tempo stesso di non esserci: gli davo così tanta fiducia, da averne una sorta di estrema confidenza, ma anche di timore referenziale.
Non mi piacciono le pagine culturali dei giornali, le combriccole di amici degli amici, le leccatine in funzione di.
Non mi rimane che il passaparola, i consigli degli amici che non hanno amici che gli ritorneranno il piacere, i pochi librai rimasti.
Pulp rimarrà un ricordo, una mancanza, una gradita presenza nella libreria dove abitualmente leggo e scrivo, uno spazio vuoto in edicola.

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